SETTE POZZI NERO
Cerco
nei tuoi silenzi
baluardi di speranza
che non riscontro.
E' il culmine
d'un'intricata intuizione,
l'inizio di una brillante discesa.
Sette pozzi nero.
Ho accolto
senza ritegno
avidi sospiri
di malinconie inflitte,
di errate generalizzazioni.
Ti scruto,ti ascolto
a distanze da non toccarsi,
dall'alto della mia solitudine
biasimevole abitudine
dell'adagiarsi su sterili pregiudizi.
Controbattere all'orgoglio
il tuo traguardo,
sfiancante necessità
di un presente incatenato ai suoi ieri
che abortisce felicità futuribili.
Ostinata resistenza,
violenta me a oltranza
l'esilio di chiari orizzonti
ad aborrire prospettive allettanti
di sinfonie che chiamano vita.
Grave oscurità
miscela sangue e veleno
veleno e sangue,
pompa pece
nell'arido cuore
di me che non amo,
di te che muori.
Infelice coincidenza
la condivisa decadenza.
Un boato all'improvviso.
La luce. Il risveglio.
Era solo un sogno.
di Elisa Longo - Tutti i diritti riservati all'autore