«Quando suono sto bene, per me la musica è salvezza». Concluso il secondo gruppo di lezioni al polo universitario, all’insegna di Sanremo
«Morgan plays Bach»: dal verbo inglese «to play» che ha il doppio significato di giocare e suonare. Ospite di Akamu in veste di docente, accolto dall’amico Massimo Cotto, Morgan ha conquistato gli studenti con le sue «divagazioni» su Bach. Dando voce e suono al grande compositore tedesco, ha dimostrato che «non ci si improvvisa musicisti».
Alta scuola
Morgan ha messo in pratica parole ribadite da tutti i docenti di Akamu: «Se volete giocare e vincere non potete non conoscere il passato della musica – ha detto Cotto – Avete la fortuna di essere artisti o aspiranti tali, ma il fatto che lo siate non vi autorizza a non conoscere quello che c’è stato prima di voi». Concetti che Morgan ha affidato alla tastiera: servono anni di studio per arrivare a mescolare la classica e la batteria dei Bluvertigo, per mettere fra toccata e fuga la psichedelia dei Pink Floyd o il ritmo di samba, per accostare armonie ed elettronica, passando per De André. «Non sarei qui se non ci fosse stato Bach»: Morgan «classico» non sceglie la cattedra, ma i tasti, «perché se questa è una lezione di musica, che musica sia». Poche parole e tante note: «Quando suono sto bene, per me la musica è salvezza, è metafisica. Credo che dopo la morte, la vita sarà musica». Qualche consiglio, senza mai rinunciare alla battuta: «Questo è il mestiere della musica: sacrificio per niente. E non ve lo consiglio. Ma voi ce la farete: di solito chi mi incontra ce la fa». E Mengoni vale l’esempio: vincitore della 3ª edizione di X-Factor, nella squadra di Morgan.
Le lezioni e Sanremo
Prima di Morgan, la lezione con Alfredo Rapetti, in arte Cheope. Proprio mentre è in cattedra il figlio di Mogol arriva la notizia, annunciata da Cotto: Morgan e Cheope saranno a Sanremo, entrambi tra i Big. Morgan salirà sul palco con i suoi Bluvertigo, Cheope sarà dietro le quinte, autore del brano di Francesca Michielin. E nelle aule di Akamu ci sono altri due nomi «sanremesi»: Mahmood e Miele. Entrambi finalisti di Area Sanremo, saranno in gara al Festival tra le Nuove proposte. Con loro, nella classe di Akamu, altri talenti di Area Sanremo e le astigiane Eleonora Anselmo ed Elisabetta Arpellino.
In Università, presente il direttore Atiss Francesco Scalfari, si ascoltano le canzoni dei ragazzi, ci si confronta su musica e testi. Si respira una bella atmosfera, c’è il tempo concesso alla risata, senza mai mettere in secondo piano impegno e studio. Le lezioni di Cheope e Morgan hanno chiuso la due giorni di Accademia aperta sabato dall’assessore Massimo Cotto (anima di Akamu) e proseguita con Franco Zanetti (direttore di Rockol), Stefano Senardi (discografico) e Giuseppe Anastasi, autore e musicista. E qui un’altra curiosità: anche Anastasi sarà a Sanremo, autore del brano di Arisa.
Fonte: lastampa.it